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Facciamo RECENSIONI DI BLOG: quelli più visitati, quelli dei grandi giornalisti, quelli che fanno opinione, quelli di denuncia, quelli sugli argomenti più improbabili, quelli che raccolgono filmati o fotografie... Un viaggio attraverso le infinite declinazioni del blog, per scoprire quante informazioni diverse si possono condividere con uno strumento di facile utilizzo e accessibile a tutti. Perchè per essere un blogger basta un computer e la voglia di raccontare.
(14 marzo 2006)

mercoledì, giugno 07, 2006

CARO DIARIO NON SEI PIU' SEGRETO


Uno spunto di riflessione sui blog personali.

Con i blog, il diario segreto, quello che da piccoli si chiudeva con un lucchetto o si nascondeva sotto il letto o in fondo ai cassetti, diventa potenzialmente accessibile a tutti.

Segreto e accessibilità universale: qui è la contraddizione e qui è il fascino dei blog personali.

Spesso nascosti dietro un nick-name, questi blogger si raccontano giorno per giorno e creano attorno a sé vere e proprie comunità di lettori affezionati che curiosano qua e là e lasciano commenti.

Mi è difficile pensare ad un mezzo più democratico del blog.

La libertà d’esprimersi è assoluta, la voglia di dire diventa realtà, perché con un clic il tuo post è pubblico e la tua vita è in diretta, aggiornata costantemente, esposta alle critiche e ai consigli.

Il blog dà la possibilità di andare oltre la rete di amici e gli incontri faccia a faccia, in interazione con il mondo, per far conoscere chi si è, pur mantenendo il più delle volte la propria identità nascosta.

Non servono conoscenze particolari: il mondo dei blog è facile per tutti e la visibilità non è più qualcosa che solo pochi si possono permettere.

Cosa spinge una persona a svelarsi, a raccontarsi a degli sconosciuti?

Penso che ognuno di noi abbia delle idee e dei pensieri che sente meritino il confronto con altre teste e altri cuori, per non lasciare che quello che proviamo e viviamo cada nel vuoto, per farlo diventare qualcosa di più di un semplice sfogo personale.

Con un blog, la vita diventa un romanzo.
Nel racconto ad altri, anche un banale giorno si trasforma e acquista significato.

E’ certo gratificante dare visibilità alla propria vita, ma allo stesso tempo la possibilità di dire rischia di trasformarsi in ansia di dire.

Niente più segreti, tutto è esibito, a volte in modo esagerato.

Forse è semplicemente necessario un po’ di equilibrio, un giusto bilanciamento tra il dire e il non dire.

Aspetto le vostre opinioni.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Interessante questa riflessione sui blog diari... personalmente trovo questi tipi di blog molto belli e spesso "utili" perchè permettono spunti di riflessione anche sulla propria vita... forse i blog diari sono ancor più simili ai diari di scuola, le vecchie "Smemo" che si facevan passare di mano in mano perchè chiunque potesse lasciare un ricordo di un giorno destinato a passare...

mercoledì, giugno 07, 2006 5:14:00 PM

 
Blogger ...Lalina... said...

Personalmente ho tenuto assiduamente un diario dalla tenera età di 10 anni (insomma, pressapoco da metà della mia vita).
Negli ultimi anni ho scritto pochissimo, e da un po' sto riflettendo sulla sua possibile ragione d'essere o meno.

Per quanto riguarda i blog come diari on-line, non penso siano la stessa cosa dei diari cartacei perché scrivendo su un luogo pubblico ci vuole molta riflessione, analisi, ponderazione (a meno che uno non voglia dar sfogo proprio a tutto ciò che sente in un fiume di parole senza interessarsi a come ciò verrà interprestato, o proprio per far scalpore).

Il diario "col lucchetto" (non parlo delle care smemo che erano belle proprio per essere arricchite con foto, dediche, quindi volte alla condivisioni con gli amici/amiche) serviva (e serve per chi lo tiene ancora) proprio per scriverci tutto senza paura di essere giudicati, per sfogarsi liberamente come spesso non è possibile fare con nessuno in carne ed ossa, perché rimanga qualcosa di intimo e privato.

...Ci vediamo domani!

mercoledì, giugno 07, 2006 6:17:00 PM

 

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